La cultura italiana è creatività, intelligenza, amore per la bellezza e conoscenza, abilità nel lavoro manuale, sapere artigiano, accoglienza e passione per la vita in tutti i suoi aspetti. Per questo siamo orgogliosi di essere italiani e ci piace diffondere nel mondo la nostra cultura che tutti ammirano e molti ci invidiano.
La politica deve finalmente capire la vera lista delle priorità, organizzare un’adeguata conservazione e valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale ereditato, favorire la promozione della cultura presente e futura, popolare e colta, tradizionale e innovativa per sostenere la visione di una società umanistica multiculturale evoluta che investa in tutela ambientale, innovazione scientifica e soprattutto in formazione. L’agenda politica deve porre fra le proprie priorità programmatiche l’eccellenza Italiana in tutti i settori elettivi quali l’arte, l’architettura, il design, la musica, la letteratura, il teatro e il cinema, la fisica, la biologia e la medicina, l’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica, l’agricoltura e l’ eno-gastronomia di pregio e così via… instaurando poli d’eccellenza europea e mondiale in questi settori, diventando esempio virtuoso di progettualità innovativa, integrazione multiculturale e di eco-sostenibilità.
Il turismo culturale é in forte crescita nel mondo e noi, che abbiamo la fortuna di avere la maggior concentrazione di beni culturali, non abbiamo finora saputo approfittare di questa opportunità. La politica deve prendere coscienza di tutto questo e agire rapidamente, creando progettualità e lavoro che permettano finalmente all’Italia di raggiungere gli standard di accoglienza turistica e sostenibilità ambientale di altri paesi Europei che, pur disponendo di meno contenuti, hanno creato attorno ad essi maggiori infrastrutture superandoci anche in questo settore per noi elettivo.
Le numerose eccellenze italiane, siano esse materiali o immateriali, vanno innanzitutto riconosciute, catalogate e incentivate, valorizzate e promosse adeguatamente in Italia, in Europa e nel mondo. Dobbiamo a tal scopo incentivare la creazione di appositi incubatori, di start-up strategiche e di agenzie di promozione turistica e culturale.
Sono queste le priorità se vogliamo un’Italia migliore, degna della sua gloria, proiettata verso il futuro, consapevole della forza delle proprie tradizioni e della sua storia, capace non solo di fermare l’attuale emorragia di giovani talenti ma di favorire il ritorno di quelli più meritevoli già emigrati.